1in , 3 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
2SpettacoliMostra articolo
in , 3 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio si sta allestendo «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Nazionale «La zingara» di Michael William Balfe e il ballo «Floresca» del coreografo Morosini; al Teatro Sutera «Le precauzioni ossia Il carnevale di Venezia» di Enrico Petrella.
 
 
3SpettacoliMostra articolo
in , 4 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio si sta allestendo «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Nazionale «La zingara» di Michael William Balfe il ballo «Floresca» del coreografo Morosini; al Teatro Sutera «Le precauzioni ossia Il carnevale di Venezia» di Enrico Petrella.
 
 
4SpettacoliMostra articolo
in , 5 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Nazionale «La zingara» di Michael William Balfe il ballo «Floresca» del coreografo Morosini.
 
 
5InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 5 gennaio 1856 p. 2
Presentazione dei concerti di musica strumentale che si tengono nelle sale dei fratelli Marchisio con programma del primo concerto.
 
 
6in , 6 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
7AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 7 gennaio 1856 p. 1
L'ultima parte dell'articolo è dedicata alla critica de «La zingara» di Balfe andata in scena al Teatro Nazionale e al ballo «Floresca» allestito al Teatro Regio: un'opera «piuttosto piena di stranezze che di bellezze reali». Il soggetto è poco originale, la musica un insieme di temi non sviluppati e non concatenati. Il compositore usa «effetti esagerati e bizzarri […] opposti ai sentimenti che vuole esprimere». Bravi gli interpreti (Giulia Cirelli, Dalla Costa, Conti, D'Ettore). La buona riuscita dello spettacolo si deve anche al balletto «Floresca» che accompagna l'opera. Ne «La cenerentola», allestita al Teatro Regio, la Angri ha sostituito con grande successo Giuseppina Brambilla indisposta. Le sorti del teatro sono risollevate dalla messa in scena della «Giovanna di Guzman» di Verdi.
 
 
8SpettacoliMostra articolo
in , 7 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio «La cenerentola» di Rossini e il ballo «L'alchimista» del coreografo Domenico Ronzani; al Teatro Nazionale «La zingara» di Michael William Balfe e il ballo «Floresca» del coreografo Morosini; al Teatro Sutera «Le precauzioni ossia Il carnevale di Venezia» di Enrico Petrella.
 
 
9in , 7 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
10in , 7 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
11in , 8 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
12SpettacoliMostra articolo
in , 8 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Nazionale «La zingara» di Michael William Balfe il ballo «Floresca» del coreografo Morosini.
 
 
13in , 9 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
14in , 9 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
15SpettacoliMostra articolo
in , 10 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Nazionale «La zingara» di Michael William Balfe e il ballo «Floresca» del coreografo Morosini; al Teatro Sutera «Le precauzioni ossia Il carnevale di Venezia» di Enrico Petrella.
 
 
16in , 11 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
17SpettacoliMostra articolo
in , 11 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Sutera «Un'avventura di Scaramuccia» di Luigi Ricci; al Teatro Eliseo «Chi dura vince» di Luigi Ricci con intermezzi ballabili.
 
 
18SpettacoliMostra articolo
in , 12 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Sutera «Le precauzioni ossia Il carnevale di Venezia» di Enrico Petrella; al Teatro Eliseo «Chi dura vince» di Luigi Ricci con intermezzi ballabili.
 
 
19in , 12 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
20in , 13 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
21in , 13 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
22SpettacoliMostra articolo
in , 13 gennaio 1856 p. 4
Elenco degli spettacoli dei teatri torinesi tra i quali: al Teatro Regio «I vespri siciliani» di Verdi con il titolo «Giovanna di Guzman»; al Teatro Sutera «Un'avventura di Scaramuccia» di Luigi Ricci; al Teatro Eliseo «Chi dura vince» di Luigi Ricci con intermezzi ballabili.
 
 
23AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 14 gennaio 1856 p. 1
L'articolo è dedicato alla critica de «I vespri siciliani» di Giuseppe Verdi andato in scena al Teatro Regio con il titolo «Giovanna di Guzman». Anche a Torino è finalmente arrivata quest'opera che l'editore Ricordi ha dovuto tagliare e modificare a causa della censura. Il risultato non è eccellente e il pubblico pare annoiato. L'autore fa riferimento a un altro suo articolo, dedicato sempre a Verdi, apparso nel settembre dell'anno precedente, ribadendo le sue opinioni: nonostante «I vespri siciliani bene interpretati otterrebbero favore presso qualunque pubblico», questa «Giovanna di Guzman» è stata messa in scena in modo approssimativo. Gli interpreti sono «artisti di grande vaglia», ma sono stati male impiegati. A breve la stessa compagnia cercherà di riscattarsi mettendo in scena «Il trovatore».
 
 
24in , 14 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
25in , 15 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
26in , 17 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
27in , 17 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
28in , 18 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
29in , 19 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
30in , 19 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Il signor Husson di Parigi vende in Torino 3 organi da sala.
 
 
31in , 21 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
32AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 21 gennaio 1856 p. 1
Si fa brevemente cenno al saggio di declamazione e canto tenuto dagli allievi dell'Istituto del Soccorso di Torino guidati dal maestro di canto Turina. L'ultima parte dell'articolo è dedicata alla critica di diversi lavori rappresentati nei teatri della città: «Il barbiere di Siviglia» di Rossini, andato in scena al Teatro Regio, non ha avuto molto successo perché già sentito più volte a Torino. Gli interpreti sono molto validi, ma manca l'insieme. Al Teatro Sutera è in scena, con successo, «Un'avventura di Scaramuccia» di Luigi Ricci. Al Teatro Nazionale è andato in scena «Il furioso all'isola di San Domingo» di Donizetti con cui ha esordito Cloe Bianchi-Giovini incoraggiata dal pubblico.
 
 
33in , 23 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
34in , 25 gennaio 1856 p. 4Mostra articolo
Si affittano attrezzature e pianoforti per il carnevale.
 
 
35AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 28 gennaio 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è dedicata alla critica de «Il trovatore» di Verdi messo in scena al Teatro Regio. Quest'opera era già stata allestita nello stesso teatro nel 1854. Ora, a distanza di due anni, le sue melodie si possono ascoltare ovunque, tutti le suonano e le cantano: un vero e proprio «cholera musicale». Si passa quindi a giudicare gli esecutori.
 
 
36InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 3 febbraio 1856 p. 3
Brevissima presentazione del terzo concerto di musica strumentale che si terrà nelle sale dei fratelli Marchisio.
 
 
37AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 4 febbraio 1856 p. 1
L'articolo è dedicato alla critica di «Gentile da Varano» di Filippo Marchetti messo in scena al Teatro Nazionale. Molte sono le difficoltà che incontrano i giovani compositori italiani nel trovare qualche teatro che allestisca una loro opera. Marchetti ci è riuscito con il Nazionale che però «non può dar celebrità ad un'opera» perché «non gode di credito alcuno». L'opera è stata applaudita anche se «l'intreccio del libretto è più meschino che semplice». Anche la musica lascia a desiderare, Marchetti ha poca esperienza e commette diversi errori: «cade spesso nel triviale» e usa «passaggi armoniosi troppo repentini che feriscono l'orecchio». Lessico: passaggi armoniosi.
 
 
38AppendiceMostra articolo
Carteggio di Firenze
in , 8 febbraio 1856 p. 1
Cronaca delle feste e degli spettacoli dei teatri fiorentini durante il carnevale tra i quali «Il domino bianco» di Ermanno Picchi al Teatro della Pergola.
 
 
39AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 11 febbraio 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è dedicata alla cronaca dei teatri torinesi in periodo di quaresima. La seconda parte è dedicata alla critica di «La prova d'un opera seria» di Giuseppe Mazza andata in scena al Teatro Sutera. La musica «è scritta senza pretensione ma con eleganza», Mazza ha idee originali e sa strumentare bene. I costumi sono però «uno strano miscuglio di abiti all'antica ed alla moderna». Bravi gli interpreti e l'orchestra nonostante le poche prove fatte.
 
 
40AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 18 febbraio 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è dedicata alla critica del balletto «Giselle» allestito al Teatro Regio, ballo che era già stato danzato nello stesso teatro la precedente stagione con Elisa Albert-Bellon nella parte di Giselle.
 
 
41AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 25 febbraio 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è dedicata alla critica del ballo «Ugolino della Gherardesca» del coreografo Domenico Ronzani allestito al Teatro Regio. Le scene e i costumi sono sfarzosi, il pittore Augusto Ferri è bravo, ma l'autore dell'articolo rimpiange lo scenografo Angelo Moja. «La musica è ben poca cosa e l'orchestra non l'eseguì in modo da renderla accetta agli spettatori». Il cartellone indica come compositore Luigi Madoglio, ma, scrive l'autore, si tratta certamente di un errore. Si passa poi ai concerti di musica strumentale tenuti nelle sale dei fratelli Marchisio. Quest'anno gli autori più eseguiti saranno Beethoven, Haydn e Mozart «i padri della musica classica da sala».
 
 
42AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 3 marzo 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è dedicata alla critica e all'analisi del «Miserere» di Giovanni Turina eseguito dalla Regia Cappella, diretta da Giuseppe Riccardi, nella Chiesa di San Giovanni a Torino. La seconda parte è dedicata alla critica de «Il birraio di Preston» di Luigi Ricci andata in scena al Teatro Nazionale. Quest'opera era già stata allestita a Torino, ma mia così bene. In conclusione si cita «La vergine di Kent» di Lucio Angelo Villanis andata in scena al Teatro Regio di cui si parlerà nel prossimo articolo. Lessico: affetto musicale.
 
 
43AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 10 marzo 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è dedicata al commento della molto criticata opera «La vergine di Kent» di Angelo Villanis, andata in scena al Teatro Regio. Il libretto di Prati, che non è ben scritto perché «non vi si trova contrasto di affetti, di passioni e di caratteri», ha messo a dura prova Villanis la cui musica deve «esser udita varie sere per essere intesa». Nonostante tutto l'esecuzione può essere considerata soddisfacente. Si passa poi a commentare «L'assedio di Firenze» di Bottesini andato in scena al Théâtre Italien di Parigi. La musica è stata ben accolta «quantunque si accusi il maestro di mancar d'ispirazione». Si prosegue parlando del concerto tenuto nelle sale dell'Accademia Filarmonica di Torino dove si sono esibiti gli artisti del Teatro Regio. In chiusura si fa bevemente riferimento all'articolo apparso il 25 dello stesso mese in cui si sosteneva che le musiche del ballo «Ugolino della Gherardesca» non fossero di Luigi Madoglio. Il compositore precisa che le ha composte lui, ad eccezione di quelle dei ballabili.
 
 
44AppendiceMostra articolo
Polemica
in , 18 marzo 1856 p. 1
Viene riproposto un articolo, apparso sul «Il trovatore», in cui Marcello attacca l'appendicista del «L'opinione» che puntualmente si difende.
 
 
45Fatti diversiMostra articolo
Te Deum
in , 26 marzo 1856 p. 2
Nella chiesa della Madonna degli Angeli viene intonato un «Te Deum», alla presenza della delegazione imperiale di Francia, per festeggiare la nascita del figlio di Napoleone III.
 
 
46Fatti diversiMostra articolo
Concerti
in , 28 marzo 1856 p. 2
Breve presentazione del settimo concerto di musica strumentale che si terrà nelle sale dei fratelli Marchisio.
 
 
47AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 31 marzo 1856 p. 1
È stata sciolta la Regia Direzione dei Teatri, istituzione che, non avendo mai lavorato bene, non mancherà a nessuno. L'editore Giovanni Canti ha pubblicato il trattato di armonia e composizione di Beethoven con note di Fétis e Luigi Felice Rossi. Talvolta Beethoven appare confuso nelle sue spiegazioni, ma certo è capace di osservazioni nuove e originali.
 
 
48AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 7 aprile 1856 p. 1
«Norma» e «I puritani» sono «due delle migliori opere di Bellini» anche se tra la musica di Bellini e quella di Verdi c'è «un vero abisso». La compagnia ingaggiata dal Teatro D'Angennes conosce già la musica di Bellini; ha cantato bene rispettando la parte. La compagnia in scena al Teatro Sutera ha superato ogni aspettativa. Il coro e l'orchestra hanno fatto egregiamente la loro parte, ma il numero dei violini è troppo scarso e andrebbe implementato.
 
 
49Fatti diversiMostra articolo
Musica
in , 12 aprile 1856 p. 2
Presentazione dell'ottavo concerto di musica strumentale che si terrà nelle sale dei fratelli Marchisio.
 
 
50AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 14 aprile 1856 p. 1
L'ultima parte dell'articolo è dedicata alla critica de «La figlia del reggimento» di Donizetti e del balletto «Dorilla», del coreografo Cecchetti, messi in scena al Teatro Nazionale. Bravi gli interpreti dell'opera, molto applauditi, così come l'orchestra che è assai migliorata. Il ballo lascia invece a desiderare, ma è stato comunque applaudito.
 
 
51InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 15 aprile 1856 p. 2
Lettera di un anonimo abbonato del teatro di Intra che riferisce sulla messa in scena de «Il trovatore» di Verdi. La sala era poco affollata nonostante la bravura degli interpreti molto applauditi. Grande successo ha ottenuto il tenore Temistocle Miserocchi. All'opera si è accompagnato il ballo «Trionfo di Flora» che al contrario non è affatto piaciuto: la ballerina Erminia Priora stava «troppo inclinata […] facendo quasi supporre un'imperfezione che non ha». Dopo «Il trovatore» si allestirà il «Nabucco».
 
 
52AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 21 aprile 1856 p. 1
L'articolo si apre con la critica della «Luisa Miller» di Verdi messa in scena al Teatro D'Angennes. Quest'opera, che può essere considerata «l'anello che congiunge le due maniere dell'illustre maestro», è stata modificata a tagliata «senza ragione e senza riguardo». L'esecuzione è stata comunque buona, bravi gli interpreti, l'orchestra e il coro. Gli studenti della facoltà di matematica hanno organizzato una serata in onore del prof. Giulio chiamando a esibirsi la banda della Guardia Nazionale. Si citano i concerti strumentali che si tengono nelle sale del signor Aymoino costruttore di pianoforti.
 
 
53AppendiceMostra articolo
Miscellanea
in , 22 aprile 1856 p. 1
Articolo in difesa degli strumenti musicali costruiti in Italia.
 
 
54AppendiceMostra articolo
Teatri e spettacoli
in , 28 aprile 1856 p. 1
È annunciato il concerto che si terrà in piazza San Carlo per l'anniversario della concessione dello Statuto Albertino. L'articolista prevede un fallimento perché anche il suono di gran massa di strumentisti si perderebbe in una piazza così grande. Al Teatro Sutera è in scena «I masnadieri» una delle opere verdiane «meno popolari e meno pregevoli»; un lavoro noioso e monotono che tuttavia «contiene vari pezzi di qualche valore». Il pubblico applaude comunque, essendo abituato ad accontentarsi di poco, come dimostra il successo di «Crispino e la comare», in scena al Teatro Nazionale.
 
 
55AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 13 maggio 1856 p. 1
La «Gemma di Vergy» di Donizetti, messa in scena al Teatro D'Angennes, è stata accolta con freddezza. Gli interpreti «cantano tutti con zelo e buona volontà», ma ad alcuni servirebbe ancora dello studio. Dopo solo tre rappresentazioni l'opera è stata cancellata. Spesso gli impresari pretendono troppo, come nel caso del Teatro Carcano di Milano dove si è messa in scena «L'étoile du nord» di Meyerbeer «dopo solo venti prove». Al Teatro Nazionale invece si è sperato che il pubblico ascoltasse «una insipida cantata» di Luigi Madoglio intitolata «La pace e la guerra» che è stata invece fischiata. Si passa poi a commentare l'ultimo concerto di musica strumentale tenuto nelle sale dei fratelli Marchisio. L'articolo si chiude ricordando la morte di Adolphe Adam e Adolfo Fumagalli.
 
 
56Teatro RegioMostra articolo
in , 15 maggio 1856 p. 3
Il giorno 18, al Teatro Regio, si replicherà il «concerto monstre», che si era tenuto in Piazza San Carlo, ampliando il programma.
 
 
57Teatro RegioMostra articolo
in , 17 maggio 1856 p. 3
Il giorno 18, al Teatro Regio, si replicherà il «concerto monstre», che si era tenuto in Piazza San Carlo, ampliando il programma.
 
 
58AppendiceMostra articolo
Teatri e spettacoli
in , 19 maggio 1856 p. 1
L'ultima parte dell'articolo esamina il concerto che si è tenuto in piazza San Carlo e che verrà replicato al Teatro Regio. L'articolista ribadisce ciò che aveva asserito in un precedente articolo ovvero l'infelice scelta di una piazza tanto grande. Nonostante la partecipazione di 350 esecutori il pubblico ha sentito poco perché il suono si disperdeva: «non si potrà mai in una piazza eseguir musica con qualche successo». All'aperto infatti solo le bande sono davvero udibili.
 
 
59in , 22 maggio 1856 p. 4Mostra articolo
Abbonamento alla lettura della musica dell'editore Francesco Blanchi.
 
 
60AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 9 giugno 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è una polemica risposta a Caio Mario, articolista del «Espero», circa la riuscita del concerto tenuto in Piazza San Carlo criticato da «L'opinione». Si passa quindi a esaminare i giudizi della stampa torinese sulla «Giralda» di Antonio Cagnoni: per alcuni è «un'opera perfetta» per altri «un pessimo lavoro». Come spesso accade la stampa si divide. Lo stesso è avvenuto per la «Traviata» andata in scena a Londra con la Piccolomini. Pare che l'impresario Martinotti metterà in scena un'opera seria per la riapertura del Teatro Gerbino e che Luigi Fabbrica stia organizzando un concerto a beneficio della vedova di Adolfo Fumagalli.
 
 
61Fatti diversiMostra articolo
Concerto al Teatro Regio
in , 14 giugno 1856 p. 2
Avviso del concerto che terranno gli allievi delle scuole popolari di canto al Teatro Regio in occasione della festa nazionale per la distribuzione delle medaglie ai reduci della guerra di Crimea.
 
 
62AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 16 giugno 1856 p. 1
Cronaca dello spettacolo andato in scena al Teatro Carignano a beneficio della «Società di patrocinio pei giovani dalla casa di educazione correzionale» durante il quale alcuni dilettanti hanno eseguito «scelti pezzi musicali». La stessa sera, al Teatro Regio, si sono esibiti gli allievi delle scuole popolari di canto dirette dal maestro Novella, durante la serata ha suonato anche la Banda del secondo reggimento dei Granatieri di Sardegna. L'articolo si chiude ricordando l'imminente riapertura dei teatri Nazionale e Gerbino. Al Nazionale andrà in scena «I Capuleti e i Montecchi» su musiche di vari autori, al Gerbino «I due Foscari» di Verdi e, a seguire, «Pipelet» di De Ferrari.
 
 
63Notizie ultimeMostra articolo
Festa militare del 15 giugno
in , 16 giugno 1856 p. 2
Durante i festeggiamenti in ricordo della Guerra di Crimea viene cantato il «Te Deum».
 
 
64Avviso interessanteMostra articolo
in , 18 giugno 1856 p. 3
Annuncio del concerto che si terrà nelle sale del signor Aymonino fabbricante di pianoforti.
 
 
65AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 23 giugno 1856 p. 1
Al Teatro Nazionale è andata in scena «Giulietta e Romeo» un'opera che è «una strana accozzaglia di pezzi di Bellini, di Vaccai e di Mercadante […] un sublime pasticcio». Felicita Rocca-Alessandri, per esempio, ha sostituito la romanza dell'opera di Bellini con un walzer tratto dalla «Leonora» di Mercadante perché più adatto alla sua voce. Sono i brani, eseguiti in sostituzione di altri, che i cantanti «con barbaro gergo chiamano di saccoccia». Si passa quindi all'accademia che si è tenuta a beneficio della vedova di Adolfo Fumagalli durante la quale sono stati eseguiti soprattutto lavori di Fumagalli stesso. Il concerto si è aperto con l'esibizione di dieci pianoforti suonati a quaranta mani. L'articolo di chiude citando il concerto tenuto a Vienna da Giuseppe Enrico Marchisio e dalle sue sorelle Barbara (che ha esordito al Kärntnertortheater con «Norma») e Carlotta. Lessico: saccoccia, soprano sfogato.
 
 
66AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 30 giugno 1856 p. 1
Critica della messa in scena de «I due Foscari» di Verdi al Teatro Gerbino. Il teatro è molto frequentato; il biglietto d'ingresso è a buon prezzo e il suo impresario è molto amato dato che è uno dei pochi che non vuole «gabbare il povero pubblico». L'opera di Verdi è stata eseguita perfettamente e senza tagli. Al Teatro Nazionale è invece andata in scena «Chiara di Rosemberg» di Luigi Ricci con scarso successo.
 
 
67AppendiceMostra articolo
Miscellanea
in , 10 luglio 1856 p. 1
L'articolo esamina alcune nuove invenzioni, due delle quali utili alla costruzione e al restauro degli strumenti ad arco: la vernice del signor Camploy e il «colofonio liquido» del sig. Teodoro Todox da stendere sulle corde.
 
 
68AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 14 luglio 1856 p. 1
La prima parte dell'articolo è dedicata alla critica di «Pipelet» di De Ferrari messo in scena al Teatro Gerbino. Il libretto di Berninzoni non si dimostra all'altezza de «I misteri di Parigi» di Eugène Sue da cui è tratto. Lascia gli spettatori indifferenti, «indifferenza che grave danno reca alla musica». La musica di De Ferrari presenta alcuni pezzi interessanti e la strumentazione è sempre elegante. Più volte il maestro e gli interpreti sono stati «evocati» sul proscenio dagli applausi del pubblico. Al Teatro Nazionale è stato ballato «Shakespeare ovvero Il sogno di una notte d'estate» del coreografo Cesare Cecchetti, ma nemmeno questo lavoro è riuscito a far risollevare le sorti del teatro.
 
 
69AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 21 luglio 1856 p. 1
Critica della messa in scena di «Don Checco» di Nicola De Giosa andata in scena al Teatro Nazionale. Il libretto è scritto «in lingua semi-barbara» ma la musica di De Giosa è «un vero capo-lavoro» ricco di idee originali. Alla prima rappresentazione in teatro c'è stata un vera e propria ovazione anche se il maestro concertatore ha purtroppo tagliato alcune parti, così come è solito fare. Al Teatro Lupi la compagnia Toselli ha messo in scena «La pianella perduta nella neve» di Paisiello.
 
 
70AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 28 luglio 1856 p. 1
Critica alla «Norma» di Bellini messa in scena al Teatro Gerbino. Quest'opera era già stata allestita la primavera precedente al Teatro Sutera; per poter attirare pubblico sarebbe stato necessario scegliere degli interpreti migliori, ma così non è stato. Nonostante tutto gli spettatori hanno applaudito. L'orchestra è troppo ridotta, si dovrebbe aggiungere qualche elemento.
 
 
71VarietàMostra articolo
Notizie musicali
di (La gazzetta di Milano)
in , 3 agosto 1856 p. 3
Viene riportata una notizia apparsa sulla «Gazzetta di Milano» secondo la quale il violoncellista Alfredo Piatti avrebbe conservato il manoscritto dei quartetti di Donizetti. I quartetti sarebbero stati eseguiti a prima vista da Piatti insieme a Giovanni Bottesini, Antonio Bazzini e Luigi Arditi.
 
 
72AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 4 agosto 1856 p. 1
L'articolo critica l'abitudine di eseguire musica profana nelle chiese di Torino grazie al beneplacito dell'autorità ecclesiastica. Solo la Regia Cappella difende la musica sacra e infatti nella chiesa di San Giovanni non è possibile ascoltare che questa. Al Teatro Nazionale si è tenuta la beneficata del basso buffo Giuseppe Ciampi. La stessa sera anche il signor Asti ha tenuto un concerto dove però è accorso poco pubblico. La compagnia Toselli, dopo aver messo in scena al Teatro Lupi «La pianella perduta nella neve», ha ora allestito «La figlia del reggimento». L'articolo di chiude ricordando la morte del mimo Augusto Belloni.
 
 
73InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 4 agosto 1856 p. 2
Per l'anniversario della morte di Carlo Alberto, gli allievi della scuola di canto del maestro Speranza e la banda delle Guardia Nazionale si portano a Superga.
 
 
74Fatti diversiMostra articolo
Notizie teatrali
in , 5 agosto 1856 p. 2
Si rende noto che il giorno 2 a Senigallia è andata in scena la prima de «La vergine di Kent» di Angelo Villanis.
 
 
75AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 18 agosto 1856 p. 1
Critica della messa in scena di «Gli esposti» di Luigi Ricci al Teatro Gerbino. Come tutte le opere dei fratelli Ricci anche questa pare simile a una «lanterna magica in cui i motivi sfilano senz'ordine». Sempre al Teatro Gerbino è andato in scena il terzo atto del «Torquato Tasso» di Donizetti interpretato da David Squarcia in occasione della sua beneficiata. Si dice che lo stesso teatro allestirà a breve «La soffitta degli artisti» di Tancioni. Al Teatro Lupi la compagnia Toselli ha messo in scena «Funerali e danze», una parodia musicale in cui gli attori «non fanno che cantare sguaitamente pezzi» di opere famose con grande successo di pubblico. Si tratta della «negazione di ogni musica», un'operazione che serve solo a far cassa. L'articolo si chiude facendo riferimento a una notizia apparsa sulla «Gazzetta piemontese» relativa alla fondazione di una società fiorentina nata con lo scopo di promuovere l'esecuzione e lo studio della musica strumentale.
 
 
76AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 24 agosto 1856 p. 1
Alla beneficiata in onore di Rossi e di Ilario Cervini, che si è svolta al Teatro Nazionale, hanno partecipato anche Carlotta e Barbara Marchisio molto applaudite. Al Teatro Gerbino serata in onore di Carlo Cambiaggio.
 
 
77AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 1 settembre 1856 p. 1
Al Teatro Gerbino è stata allestita «La soffitta degli artisti» di Eugenio Tancioni in occasione della beneficiata di Laura Ruggero-Antonioli. La musica di Tancioni «ha il grave difetto di parere troppo elaborata agl'ignoranti di musica» dato che il compositore sembra voler «far pompa di dottrina musicale». Nonostante questo non si vuole qui approvare la critica negativa apparsa su il «Trovatore» perché non tutto è negativo. Il walzer che chiude l'opera si basa su un motivo «volgare» accompagnato da un contrappunto di tromboni. Il trombone è sì un nobile strumento, ma «non gli convengono punto i canti leggieri e di grazia». Lessico: affettazioni dell'istrumentazione, soverchio intrecciamento, sminuzzamento delle parti vocali, stranezza delle forme melodiche.
 
 
78AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 8 settembre 1856 p. 1
La seconda parte dell'articolo è dedicata alla critica della messa in scena della «Lucrezia Borgia» di Donizetti al Teatro D'Angennes. Nemmeno l'abilità di Augustina Boccabadati è riuscita a salvare lo spettacolo. La compagnia del d'Angennes non soddisfa le richieste del pubblico e non regge la concorrenza del Teatro Carignano dove tra poco si esibiranno Virginia Boccabadati e la ballerina Boschetti.
 
 
79in , 11 settembre 1856 p. 4Mostra articolo
Avviso del concerto che il professore di canto L. Asti terrà insieme alla sua famiglia presso la scuola di canto del maestro Speranza.
 
 
80in , 12 settembre 1856 p. 4Mostra articolo
Avviso del concerto che il professore di canto L. Asti terrà insieme alla sua famiglia presso la scuola di canto del maestro Speranza.
 
 
81in , 13 settembre 1856 p. 4Mostra articolo
Avviso del concerto che il professore di canto L. Asti terrà insieme alla sua famiglia presso la scuola di canto del maestro Speranza.
 
 
82in , 14 settembre 1856 p. 4Mostra articolo
Avviso del concerto che il professore di canto L. Asti terrà insieme alla sua famiglia presso la scuola di canto del maestro Speranza.
 
 
83AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 15 settembre 1856 p. 1
Tra tutti i teatri torinesi solo il Carignano è più adatto all'opera. Il Teatro Regio «è in pessime condizioni acustiche» così come il Nazionale mentre il D'Angennes e il Sutera sono troppo piccoli. E proprio al Carignano è in scena «Rigoletto» di Verdi con grande successo. Bravi gli interpreti anche se il tenore Sarti ha introdotto una cabaletta da «Alzira». Nonostante il ballo «La figlia del pescatore» sia «il più assurdo pasticcio che mai sia uscito dal cervello di un coreografo», Amina Boschetti è un'ottima ballerina. Al Teatro D'Angennes, dopo la «Lucrezia Borgia», è in scena «Don Procopio» su musiche di vari autori. I giornali scrivono che durante il carnevale verrà riaperto il Teatro Sutera, si rappresenteranno: «L'arrivo del signor zio», «Don Checco», «Il ventaglio», «Gli zingari», «Fiorina», «Violetta», «Le miniere di Freinberg», «I mille talleri», «I disperati per non poter andar carcerati», «Una scrittura sul palco scenico». Lessico: bellezze di dettaglio, voce aspra.
 
 
84InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 25 settembre 1856 p. 2
Una preziosa chitarra è stata offerta in dono a Amalia di Baviera.
 
 
85AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 29 settembre 1856 p. 1
La «Lucrezia Borgia» di Donizetti è andata in scena al Teatro Carignano come «opera di ripiego». L'allestimento è modesto, ma il pubblico ha applaudito. Pare che la prossima stagione del Teatro Regio verrà inaugurata con «Il bravo» di Mercadante, opera nuova a Torino. Lessico: opera di ripiego.
 
 
86AppendiceMostra articolo
Teatri e spettacoli
in , 6 ottobre 1856 p. 1
Al Teatro Carignano si prepara «Traviata» di Verdi che tanto successo aveva riscosso l'anno precedente. L'articolista spera che questa volta l'opera non venga sottoposta a tagli.
 
 
87in , 8 novembre 1856 p. 4Mostra articolo
Il cembalista Epaminonda Porta si è trasferito in via Borgonuovo n. 17
 
 
88AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 10 novembre 1856 p. 1
La «Traviata» di Verdi, allestita al Teatro Carignano, è un successo anche grazie alla bravura degli esecutori. L'opera si alternava con la «Lucrezia Borgia» ora sostituita da «Don Checco» di Nicola De Giosa. Nel frattempo il pubblico aspetta «La demente», nuova opera di Filippo Marchetti. A Milano grande successo de «La fanciulla delle Asturie» di Benedetto Secchi. Si tratta di una delle nuove opere italiane che hanno visto la luce negli ultimi anni, come «L'ebreo» di Giuseppe Apolloni e «L'assedio di Leyda» di Enrico Petrella. Grande successo a Verona per «Tutti in maschera» di Carlo Pedrotti su libretto di Marcello. Si accenna alla Messa di Giuseppe Riccardi eseguita in San Giovanni il giorno di tutti i santi, composizione che «si distingue per severità di stile e per novità».
 
 
89in , 12 novembre 1856 p. 4Mostra articolo
Il cembalista Epaminonda Porta si è trasferito in via Borgonuovo n. 17
 
 
90Fatti diversiMostra articolo
Concerti
in , 14 novembre 1856 p. 3
Programma del quarto concerto che la famiglia Speranza terrà la sera del 16 nella sala della scuola gratuita di canto.
 
 
91in , 15 novembre 1856 p. 4Mostra articolo
Pubblicità dell'Istituto di Musica via Po n. 3 piano terzo.
 
 
92in , 20 novembre 1856 p. 4Mostra articolo
Il cembalista Epaminonda Porta si è trasferito in via Borgonuovo n. 17
 
 
93AppendiceMostra articolo
Musica
in , 20 novembre 1856 p. 1
Critica della messa in scena di «La Rose de Florence» di Emanuele Biletta all'Opéra di Parigi. Sono trascritti, in parte, i commenti apparsi sulla stampa francese.
 
 
94AppendiceMostra articolo
Rivista teatrale
in , 24 novembre 1856 p. 1
Critica del ballo «Adriana d'Alençon» del coreografo Cesare Cecchetti danzato al Teatro Carignano e breve accenno ai ballerini spagnoli che si sono esibiti al Teatro Nazionale.
 
 
95AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 1 dicembre 1856 p. 1
Critica de «La demente» di Filippo Marchetti messa in scena al Teatro Carignano. Il libretto di Checchetelli non è felice e la trama confusa. La musica di Marchetti è monotona anche se non mancano passi interessanti: «si vede l'esordiente che vuol fare sfoggio del suo sapere». Il maestro «si dimostra ancora inesperto nel modo di combinare gli stromenti». Bravi gli esecutori e l'orchestra, ma vecchie le scene e i costumi.
 
 
96in , 2 dicembre 1856 p. 4Mostra articolo
Vendita corde per strumento ad arco.
 
 
97in , 6 dicembre 1856 p. 4Mostra articolo
Vendita corde per strumento ad arco.
 
 
98Fatti diversiMostra articolo
in , 10 dicembre 1856 p. 2
Nelle sale dell'Accademia Filarmonica serata di premiazione dei migliori allievi della scuola gratuita di canto.
 
 
99Fatti diversiMostra articolo
Musica
in , 13 dicembre 1856 p. 3
Annuncio del concerto del professor Giacinto Bonifacio.
 
 
100AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 15 dicembre 1856 p. 1
Sono riportati i giudizi negativi apparsi sulla stampa francese dopo la messa in scena di «Traviata» di Verdi a Parigi: «la peggior opera da lui composta». Si passa quindi alla critica della messa in scena di «Le comte Ory» di Rossini al Teatro Rossini di Torino appena inaugurato. Il pubblico ha molto apprezzato il nuovo teatro nato dalla trasformazione del vecchio Sutera, ma della messa in scena «non si può dir che male».
 
 
101in , 18 dicembre 1856 p. 4Mostra articolo
Avviso pubblicitario A. Racca successore Magrini.
 
 
102in , 20 dicembre 1856 p. 4Mostra articolo
Avviso pubblicitario A. Racca successore Magrini.
 
 
103AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 22 dicembre 1856 p. 1
Critica di «Marinella» di Pasquale Piacenza messa in scena al Teatro Rossini. La trama del libretto di Berninzone è un insieme di fatti inverosimili che offre pochi spunti al compositore. Piacenza ha scritto un partitura ricca di temi, ma quello che manca «è l'arte di coordinare le idee musicali e si svolgerle convenientemente». Predominano gli strumenti a fiato forse perché Piacenza, in passato, era stato direttore di banda militare. Tra i mediocri interpreti solo l'esordiente Luigia Perelli si è distinta; potrebbe cantare anche meglio se non fosse costretta «a gridar di continuo». L'articolo si chiude ricordando che il giorno di Natale, nella chiesa di San Giovanni, verrà eseguita una nuova messa di Giovanni Turina.
 
 
104AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 29 dicembre 1856 p. 1
Critica de «Il bravo», di Saverio Mercadante, allestito la sera di Natale al Teatro Regio, lavoro che «non può essere annoverato tra i migliori dell'illustre compositore». Il pubblico si è rivelato troppo severo con gli interpreti, soprattutto verso Rosa Devriès. Bravi coro e orchestra. Alcune scene sono belle, altre appaiono invece «lacere o rappezzate». Accanto all'opera è stato danzato «Il corsaro» del coreografo Domenico Ronzani che ha però annoiato il pubblico. La mattina di Natale la Regia Cappella ha eseguito una nuova Messa di Giovanni Turina con grande successo. Il re Vittorio Emanuele II, che ha assistito al concerto, ha conferito al compositore le insegne dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
 
 

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Ultimo aggiornamento: 20 gennaio 2022

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