1InternoMostra articolo
Fatti diversi
di (La gazzetta di Genova)
in , 5 gennaio 1860 p. 2
Giuseppe Verdi è giunto a Genova dove si fermerà per due mesi
 
 
2AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 9 gennaio 1860 p. 1
Non potendo parlare della rappresentazione della «Lucia di Lammermoor» al Teatro Regio, annullata per indisposizione di Giuseppe Federico Beneventano, l'articolista ha deciso di passare in rassegna «a volo d'uccello» la produzione degli altri teatri torinesi. Al Teatro Nazionale è andato in scena «Nabucco» che l'autore dell'articolo reputa una scelta infelice. Ha esordito Benedetta Prato che ha sì «voce forte ed estesa» ma che dovrebbe studiare ancora a lungo con qualche buon maestro.
 
 
3AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 16 gennaio 1860 p. 1
Critica della «Lucia di Lammermoor» di Donizetti in scena al Teatro Regio, già più volte ascoltata a Torino. Il Regio l'ha denominata «opera fuori d'obbligo» ovvero non compresa tra quelle previste per la stagione. Bravi soprattutto la Ortolani-Tiberini, molto applaudita, e Giuseppe Federico Beneventano per il quale il «pubblico va in visibilio». Al Teatro Nazionale è andato in scena «Nabucco» con Ferrario. Il baritono si è già fatto apprezzare ne «Il campanello», lavoro più adatto alla sua voce che si presta meglio alle parti brillanti. Al Teatro Vittorio Emanuele è stata inaugurata la stagione di carnevale con «Il barbiere di Siviglia» di cui si parlerà più approfonditamente in un altro articolo. Al Circolo degli artisti si è esibita l'orchestra della Società dell'Armonia. I giovani compositori che spesso trovano difficoltà nell'allestire le loro opere dovrebbero rivolgersi a questi bravi dilettanti. Lessico: spolvero teatrale.
 
 
4AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di B.
in , 17 gennaio 1860 p. 1
A causa della situazione politica il Teatro alla Scala è chiuso e il pubblico si sente preso in giro: «tre sere di riposto ed una di fiasco, tre sere di fiasco ed una di riposo». Se gli impresari credono che i milanesi non pensino agli spettacoli si sbagliano. Al Teatro Massino è stato scritturato il tenore Giuglini che incasserà 24.000 lire per 12 rappresentazioni. Nel frattempo in città si organizzano molti balli.
 
 
5AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 23 gennaio 1860 p. 1
Si riprende la critica della «Lucia di Lammermoor» in scena al Teatro Regio (si veda l'appendice del16-1-1860). Gli interpreti sono bravi (molto acclamati i coniugi Tiberini), è stato risolto il problema dell'acqua in scena troppo rumorosa, ma i cori stonano eccessivamente. Il tenore Malvezzi è stato condannato a risarcire il teatro restituendo parte del compenso. I cantanti sono troppo pagati, l'esempio sono i 24.000 franchi percepiti dal tenore Giuglini scritturato a Milano. Si ricorda la morte del compositore Luigi Ricci e quella del violinista Emilio Alasia, allievo di Ghebart, e si commentano alcune affermazioni di critici apparse su altri giornali. A Parigi è stata allestita «La mendicante» del giovane esordiente Gaetano Braga. In Italia le novità sono osteggiate e si preferiscono i «capolavori dell'antica scuola» come «Il barbiere di Siviglia» in scena al Teatro Vittorio Emanuele.
 
 
6AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di B.
in , 24 gennaio 1860 p. 1
Si riporta il ritornello di un inno composto dal poeta Giuseppe Regaldi che sarà musicato da Giulio Ricordi. L'inno verrà cantato al Teatro alla Scala in onore del re. Nello stesso teatro è allestito il balletto «Scintilla» del coreografo Pasquale Borri, che a Vienna viene rappresentato con il titolo «Satanella».
 
 
7AppendiceMostra articolo
Cronaca del carnevale
in , 13 febbraio 1860 p. 1
Sono molte le feste da ballo che si organizzano durante il carnevale come quella che si è tenuta nelle sale della Società dell'Armonia. La festa più imponente ed elegante si è tenuta però al Circolo degli Artisti, «uno strumento di unione e di concordia» che bene sanno sfruttare i pittori, i musicisti invece organizzano solo qualche concerto «del resto non si trovano mai riuniti, non fanno mai eseguire i propri componimenti» sfruttando poco questa occasione. La banda della Guardia Nazionale di Torino è ammirata da tutti, Verdi stesso, dopo averla ascoltata, «gli fu largo d'encomio»; l'articolista si augura che venga sostenuta dal municipio. Si passa quindi a «I due Foscari» in scena al Teatro Regio in cui il baritono Beneventano «cade in tali esagerazioni da riuscire insopportabile».
 
 
8AppendiceMostra articolo
Cronaca del carnevale
in , 23 febbraio 1860 p. 1
Durante il carnevale, al Teatro Regio, è stato allestito con successo il «Guglielmo Tell» di Rossini. Bravi gli interpreti e brava l'orchestra che «confermò anche in quest'occasione la fama meritatamente acquistata». I cori invece hanno troppi pochi elementi e stonano. Sarebbe inoltre necessario trovare un maestro concertatore che non mutilasse le opere. Per questa messa in scena sono stati tagliati anche i ballabili, molto apprezzati dal pubblico. I ballerini italiani non amano Rossini e considerano la sua musica «fredda e sbiadita».
 
 
9AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 5 marzo 1860 p. 1
Continuano con successo le recite del «Guglielmo Tell» al Teatro Regio, nonostante una lieve indisposizione dei coniugi Tiberini. Riapre il Teatro Rossini che possiede una buona compagnia adatta soprattutto alle opere buffe. Il Teatro Nazionale ha aperto la stagione con «Il trovatore», ma l'articolista non può commentarlo non essendo stato presente alla recita.
 
 
10AppendiceMostra articolo
Rivista teatrale
in , 12 marzo 1860 p. 1
Critica del ballo «Cleopatra» allestito al Teatro Regio. Giuseppe Rota scrive una prefazione al suo lavoro contrapponendo coreografi classici e romantici, ma «il mondo di tali discussioni è già stanco» e i pubblico vuole vedere il ballo semplicemente per divertirsi. Il Rota è un ottimo coreografo che ha creato un nuovo genere rialzando così le sorti della danza; in questo lavoro ha cercato di «sollevare la coreografia all'altezza della pittura e della scultura». La musica di Giorza è vivace e brillante, ma monotona nelle scene mimiche. Al Teatro Rossini ha esordito il tenore Cruciani nella «Linda di Chamounix». Successo dei concerti tenuti dalla giovane pianista Elisa Badalini al Teatro Regio e allo Scribe. Si elogiano le bande militari, in particolar modo quella del quarto reggimento dei granatieri diretta dal maestro Zawerthall.
 
 
11AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 19 marzo 1860 p. 1
Critica de «La favorita» al Teatro Regio con il tenore Giuglini. I cantanti famosi desiderano solo mettersi in luce e i compositori sono al loro servizio. Si creano «un ristretto repertorio di spartiti di esito sicuro e conveniente al loro genere di canto» senza allontanarsene mai. Per questo Giuglini ne «La favorita» canta con impegno solo le parti più adatte alla sua voce tralasciando tutto il resto. Il tenore si è esibito anche in qualità di compositore facendo eseguire un inno in onore del re composto da lui stesso.
 
 
12AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di Cletto Arrighi
in , 20 marzo 1860 p. 1
Si cita brevemente il concerto che le sorelle Marchisio hanno tenuto nel palazzo del governatore
 
 
13InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 26 marzo 1860 p. 2
La pianista Elisa Badalini, dopo essersi esibita a Torino, si recherà a Genova.
 
 
14AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 26 marzo 1860 p. 1
Critica di «Rigoletto» di Verdi in scena al Teatro Rossini. La messa in scena è buona grazie ai bravi interpreti «superiori assai alle esigenze del teatro». Si elogia soprattutto Agnese Tagliana che ha bella voce ed è un'ottima attrice. Teatri come il Rossini dovrebbero però prediligere il genere buffo, molto amato dal pubblico, «nel quale si possono ottenere risultati vicini alla perfezione». Nel medesimo teatro si è esibito il giovane violoncellista Antonio Fasanotti.
 
 
15AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 2 aprile 1860 p. 1
Breve critica del concerto del clarinettista Domenico Mirco al Teatro Rossini. L'editore Giudici e Strada ha appena pubblicato «Il cacciatore alpigiano» di Giulio Riccardi, compositore torinese che ha trovato fortuna a Londra.
 
 
16AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 11 aprile 1860 p. 1
L'articolo critica duramente le condizioni in cui versa il Teatro Regio dove «di rado si ode un'opera eseguita a dovere» e che «da parecchi anni non corrisponde più all'importanza di una capitale». Viene riportato un breve commento per ogni opera, ballo e interprete della passata stagione.
 
 
17AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di Cletto Arrighi
in , 17 aprile 1860 p. 1
Camillo Sivori ha tenuto un concerto al Teatro Carcano, «egli fa cantare il suo strumento come la Malibran». Arrighi non apprezza il successo di Sivori e scrive che «il concerto di violino è un divertimento noioso, ma superlativamente chic e di bon ton» ed è solo per questo che tutti accorrono a sentirlo mostrandosi falsamente divertiti.
 
 
18InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 22 aprile 1860 p. 3
Programma del concerto del violoncellista Antonio Fasanotti al Teatro Scribe
 
 
19AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 23 aprile 1860 p. 1
Critica di «Marta» di Flotow in scena al Teatro Scribe, un'opera che «non ha verun diritto di acquistar la cittadinanza presso di noi». Gli interpreti sono poco adatti perché hanno voce troppo potente, l'opera non è un capolavoro e Flotow «fu mai un genio musicale». Sempre allo Scribe sono state allestite «Traviata» e «I lombardi alla prima crociata» che hanno dato modo di ascoltare tre prime donne: Fanny Gordosa, la Lunel e Carlotta Cattinari. Anche al Teatro Rossini, subito dopo «I falsi monetari» di Lauro Rossi, è andata in scena «Traviata».
 
 
20InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 29 aprile 1860 p. 3
Accademia di scherma al Teatro Rossini con accompagnamento della banda del 36° reggimento.
 
 
21AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di Cletto Arrighi
in , 1 maggio 1860 p. 1
L'articolo si chiude ricordano il fiasco de «Il barbiere di Siviglia» al Teatro della Cannobbiana di Milano.
 
 
22InternoMostra articolo
Feste dello Statuto
in , 3 maggio 1860 p. 2
Programma per i festeggiamenti del 12° anniversario dello Statuto.
 
 
23AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 14 maggio 1860 p. 1
Critica di «Lisa dei Lapi» di Giovanni Denina in scena, con scarso successo, al Teatro Scribe. Anche se il libretto è poco fluido e poco scorrevole «racchiude situazioni chiare ad abbastanza variate». Denina, come molti esordienti, ha creduto che bastasse sapere comporre per scrivere per il teatro, ma «molte volte la musica si trova in disaccordo colle parole» e suona noiosa e poco ispirata.
 
 
24InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 15 maggio 1860 p. 2
A Cremona, in occasione dei festeggiamenti per il 12° anniversario dello Statuto, viene intonato il «Te Deum».
 
 
25Notizie politicheMostra articolo
Feste dello Statuto
in , 15 maggio 1860 p. 2
Durante il secondo giorno dei festeggiamenti per il 12° anniversario dello Statuto sono stati premiati gli alunni delle scuole serali che hanno intonato inni diretti dal maestro De Macchi.
 
 
26AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 21 maggio 1860 p. 1
Critica della «Leonora» di Mercadante in scena al Teatro Rossini, un'opera seria che poco si adatta a questo teatro più indicato per l'opera buffa. Scarso successo anche a causa della banda in scena «che in quel piccolo recinto vi assorda». La musica di Mercadante «è concepita in grandiose proporzioni» e si basa su grandi masse di cori e un'orchestra numerosa. Anche se questa è una delle migliori opere del compositore non è esente da difetti quali la monotonia delle idee. Domenica sono stati premiati i migliori allievi delle scuole San Carlo che hanno intonato canti di Corinno Mariotti.
 
 
27AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 4 giugno 1860 p. 1
Nell'ultima parte dell'articolo si cita l'esecuzione, con successo, al Teatro Rossini di una cantata di Francesco d'Arcais eseguita da Arcangelo Cruciani.
 
 
28AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 11 giugno 1860 p. 1
L'ultima parte dell’articolo annuncia un concerto di musica strumentale a beneficio della Sicilia nelle sale di Ludovico Montù. Successivamente verrà pubblicato il programma.
 
 
29InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 16 giugno 1860 p. 3
Programma del concerto della Banda della Guardia nazionale ai giardini reali e del concerto strumentale che si terrà nelle sale di Ludovico Montù.
 
 
30AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 18 giugno 1860 p. 1
Critica di «Fiorina» in scena al Teatro Rossini. Se non la migliore opera di Pedrotti, è certamente la più popolare, soprattutto a Milano. A Torino invece ha ricevuto una tiepida accoglienza. Il libretto è privo di azione, i caratteri mal delineati, «le scene sconnesse e prive assolutamente d'interesse». Pedrotti è comunque riuscito a scrivere una serie di pezzi interessanti e originali che mancano però di unità. Successivamente, nello stesso teatro, è stata allestita «Le precauzioni», il «capolavoro» di Petrella. Il lavoro è di difficile esecuzione, richiede abili interpreti e molte prove che, in questo caso, sono mancate. Al Teatro Nazionale è in scena «Don Bucefalo» di Cagnoni. La stagione di primavera è ormai giunta al termine e si annunciano le nuove opere in programmazione, ma non ci sono solo i teatri dove ascoltare buona musica. Si ricorda la Regia Cappella che si è esibita lungo tutto l'anno arricchendo il repertorio con i nuovi lavori di Turina. Proprio grazie a Turina e a Ghebart questa istituzione è tornata agli antichi splendori. Ogni sabato l'orchestra della Cappella esegue «le più celebri sinfonie», come quella di Borelli che ha preso a modello le sinfonie di Beethoven. L'articolo di chiude parlando degli ultimi lavori di Stefano Tempia, una messa e la sinfonia «Carovana» eseguita dall'orchestra della Società dell'Armonia. Lessico: spezzature.
 
 
31InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 19 giugno 1860 p. 3
Il Teatro Rossini annuncia che terminerà la stagione con una beneficiata a favore della Sicilia il giorno 20.
 
 
32in , 20 giugno 1860 p. 4Mostra articolo
Il Teatro Nazionale annuncia che la sera del giorno 20 ci sarà la quinta e ultima rappresentazione di «Don Bucefalo» di Cagnoni.
 
 
33AppendiceMostra articolo
Cronache di Torino
di Allegro Graziosi
in , 21 giugno 1860 p. 1
È stata nominata la nuova direzione del Teatro Regio composta da persone che di musica non sanno nulla. Si passa a commentare coloro che amano la musica di Mozart o Beethoven che, per l'appendicista, «è sempre stata un rebus, in indovinello», mentre è di moda nell'alta società. Una delle sorelle Ferni si è sposata.
 
 
34AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 25 giugno 1860 p. 1
Critica de «I moschettieri» di Giuseppe Sinico che ha inaugurato la stagione estiva del Teatro Alfieri. Il libretto «ha il pregio di porgere al maestro un'azione rapida ed interessante e molta varietà d'effetti». Sinico ha esordito a Trieste con successo, ha buone doti ma «si vede a fronte di un compito maggiore delle sue forze» e imita, o meglio, copia i grandi maestri. La musica manca di unità, le parti sono mal distribuite e la strumentazione è «rumorosa». L'orchestra è brava anche se troppo ridotta. L'opera è accompagnata da un ballo noioso. Al Teatro Rossini serata a beneficio della Sicilia.
 
 
35AppendiceMostra articolo
Rivista teatrale
in , 2 luglio 1860 p. 1
Critica della «Gemma di Vergy» di Donizetti in scena al Teatro Gerbino. Gli spettacoli del Gerbino sono di bassa qualità, gli interpreti mediocri, l'orchestra ha troppi fiati rispetto agli archi («pare d'udire una banda militare».), il pubblico scarso. È esaminato il nuovo metodo per gli strumenti a tastiera appena pubblicato da Valentino Arnò. Lessico: fare le agilità.
 
 
36AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 9 luglio 1860 p. 1
Critica della «Linda di Chamounix» in scena al Teatro Alfieri. L'opera di Donizetti era inaspettata e anche «poco desiderata». Nella parte di Linda ha esordito la Garulli, cantante con poche qualità che ha voce «naturalmente dura e un tantino ingrata». Al Teatro Gerbino è allestito con successo il «Trovatore». L'orchestra però è simile a una banda per via della sproporzione tra archi e fiati. Al Teatro Regio c'è una nuova direzione affidata ai fratelli Marzi che, si spera, possa risollevare le sorti del teatro.
 
 
37InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 14 luglio 1860 p. 2
Programma della banda del Reggimento Savoia Cavalleria ai Giardini Reali.
 
 
38in , 15 luglio 1860 p. 4Mostra articolo
Un maestro di musica, diplomato al Conservatorio di Milano, cerca impiego come capo-banda presso qualche reggimento o banda cittadina.
 
 
39AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 16 luglio 1860 p. 1
Critica de «Il Trovatore» in scena al Teatro Alfieri. Anche se già allestito al Teatro Gerbino, il pubblico accorre numeroso. Bravi gli interpreti, soprattutto la signora Briol, molto applaudita. Si fa un breve confronto tra l'allestimento del Gerbino e quello dell'Alfieri. In entrambi i teatri sono attese delle novità: al Gerbino si prepara «Nabucco» mentre all'Alfieri si annuncia «Il barbiere di Siviglia». A Parigi è andata in scena «Semiramide» di Rossini, tradotta in francese da Joseph Méry con l'aggiunta di ballabili composti da Michele Carafa, con cui hanno esordito le sorelle Marchisio senza particolare successo. Sempre a Parigi è morto Alexandre Goria «distinto compositore di musica per pianoforte». Si annuncia l'esecuzione di una messa di Fabio Marchetti in occasione dell'anniversario della morte di Carlo Alberto.
 
 
40in , 22 luglio 1860 p. 4Mostra articolo
Un maestro di musica, diplomato al Conservatorio di Milano, cerca impiego come capo-banda presso qualche reggimento o banda cittadina.
 
 
41AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 23 luglio 1860 p. 1
Critica di «Nabucco» in scena al Teatro Gerbino in cui ha esordito Virgina Conti. Presentata dalla stampa come una celebrità la Conti in realtà «urla» e ha una voce «aspra, ingrata, ineguale ed affatto mancante nelle note medie». Sarebbe meglio se al Teatro Gerbino non si facessero cantare interpreti tanto modesti e che i giornalisti andassero più cauti nel «prodigar patenti di celebrità».
 
 
42in , 29 luglio 1860 p. 4Mostra articolo
Un maestro di musica, diplomato al Conservatorio di Milano, cerca impiego come capo-banda presso qualche reggimento o banda cittadina.
 
 
43AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 30 luglio 1860 p. 1
Critica de «Il barbiere di Siviglia» di Rossini in scena al Teatro Alfieri, opera molto amata che riscuote sempre grande successo. Assai applaudita Giuseppina Finoli che si è dimostrata «un'abbastanza buona cantante». Sarebbe meglio se non aggiungesse altre «fioriture» alla musica di Rossini che ne è già ricca. Si passa a commentare l'esecuzione della messa di Fabio Marchetti in occasione dell'anniversario della morte di Carlo Alberto.
 
 
44InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 5 agosto 1860 p. 3
Si annuncia il concerto, al Teatro Carignano, di Angelo e Teresa Ferni.
 
 
45in , 5 agosto 1860 p. 4Mostra articolo
Annuncio della recita di «Le precauzioni» di Petrella al Teatro Nazionale.
 
 
46AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 6 agosto 1860 p. 1
L'ultima parte dell'articolo esamina brevemente la messa in scena di «Le precauzioni» di Petrella al Teatro Nazionale. L'esecuzione non è perfetta, sarebbero state necessarie più prove, ma lo spettacolo è comunque allegro e piacevole.
 
 
47AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 13 agosto 1860 p. 1
Al Teatro Alfieri è stato danzato, con poco successo, «Il matto per forza» del coreografo Andrea Palladino. Al Teatro Gerbino è andata in scena «Crispino e la comare» dei fratelli Ricci, lavoro molto popolare e apprezzato. L'articolo si chiude citando i concerti di Giovanni Vailati e di Angelo e Teresa Ferni sui quali si preferisce non formulare nessun giudizio.
 
 
48in , 5 settembre 1860 p. 4Mostra articolo
Avviso della prima rappresentazione, al Teatro Carignano, de «Il vecchio della montagna» di Giuseppe Cagnoni e del ballo «Ileria» del coreografo Emanuele Viotti.
 
 
49in , 8 settembre 1860 p. 4Mostra articolo
Avviso della terza rappresentazione, al Teatro Carignano, de «Il vecchio della montagna» di Giuseppe Cagnoni e del ballo «Ileria» del coreografo Emanuele Viotti.
 
 
50AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di Cletto Arrighi
in , 11 settembre 1860 p. 1
Quest'anno l'apertura del Teatro alla Scala ha entusiasmato poco, la prima rappresentazione di «L'assedio di Firenze» di Giovanni Bottesini è stata seguita con disattenzione e noia anche a causa della mediocrità degli interpreti. Il ballo «Marco Visconti», che accompagna l'opera, è una «sequela di belle scene» che poco soddisfano il pubblico.
 
 
51InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 12 settembre 1860 p. 2
Annuncio dell'ultimo concerto di Angelo e Teresa Ferni a Torino prima della loro partenza per Madrid.
 
 
52InternoMostra articolo
Fatti diversi
di (La gazzetta di Genova)
in , 14 settembre 1860 p. 2
La banda della guardia nazionale di Genova ha suonato una serata in onore della figlia di Garibaldi.
 
 
53AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 17 settembre 1860 p. 1
Critica de «Il vecchio della montagna» di Antonio Cagnoni in scena al Teatro Carignano con scarso successo. Il pubblico appare annoiato e indifferente a causa di un libretto dal soggetto «insulso e scolorito». La musica di Cagnoni «è priva per lo più di ispirazione e di originalità […] vi è troppo fragore, troppo abuso appunto dell'orchestra a danno del canto». Modesti anche gli interpreti. Il ballo «Ileria» del coreografo Viotti riscuote invece maggior successo. Al Teatro Nazionale è in scena «Vittore Pisani» di Achille Peri. Il libretto è mediocre e la musica di Peri poco originale. In generale «l'opera intiera riesce fastidiosa» anche se ha avuto successo in diversi teatri italiani, forse grazie a bravi interpreti che mancano al Nazionale. L'insuccesso torinese è stato tale che l'opera è già stata sostituita con la «Beatrice di Tenda» di cui si parlerà in un'altra occasione.
 
 
54in , 25 settembre 1860 p. 4Mostra articolo
Bando di concorso per i ruoli di: primo corno di segnale (flicorno), prima tromba e primo bombardino del Corpo di musica della guardia nazionale di Milano.
 
 
55in , 26 settembre 1860 p. 4Mostra articolo
Bando di concorso per i ruoli di: primo corno di segnale (flicorno), prima tromba e primo bombardino del Corpo di musica della guardia nazionale di Milano.
 
 
56in , 27 settembre 1860 p. 4Mostra articolo
Bando di concorso per i ruoli di: primo corno di segnale (flicorno), prima tromba e primo bombardino del Corpo di musica della guardia nazionale di Milano.
 
 
57AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 1 ottobre 1860 p. 1
Le ultime righe dell'articolo commentano le poche novità musicali nei teatri torinesi. Al Teatro Carignano è in scena «Luisa Miller», al Nazionale «Beatrice di Tenda», entrambe con scarso successo.
 
 
58AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 15 ottobre 1860 p. 1
Breve critica del ballo «Elisa di Senneville» del coreografo Francesco Magri danzato al Teatro Carignano, «titolo nuovo che nasconde mercanzia vecchia». L'articolo si chiude ricordando il successo di «Traviata» di Verdi al Teatro Nazionale.
 
 
59AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 29 ottobre 1860 p. 1
L'articolo esordisce condannando la situazione dei teatri torinesi rispetto al passato quando l'offerta era molto più nutrita e le compagnie eccellenti. Al Teatro Carignano è in scena «Attila» di Verdi senza troppi entusiasmi. Viene elogiata solo Gertrude Naglia «che sa con buon metodo ed assai garbo adoperare una bella voce». Il pubblico applaude con convinzione solo durante il ballo, quando si esibisce la signora Salvioni.
 
 
60AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 12 novembre 1860 p. 1
Breve critica del ballo «Esmeralda» in cui si è esibita Dividina Salvioni al Teatro Carignano. Grazie alla fama di questo lavoro il teatro si è nuovamente riempito di spettatori
 
 
61AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di Cletto Arrighi
in , 20 novembre 1860 p. 1
Si cita brevemente la «Cenerentola», allestita al Teatro di Santa Redegonda di Milano, «forse per scimmiottar lo spettacolo della Scala».
 
 
62AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 26 novembre 1860 p. 1
Critica de «La Biscaglina» opera di Samuele Levi in scena al Teatro Carignano. Il libretto, di Francesco Maria Piave, è «un lavoro bislacco» e Levi un compositore inesperto che «fece assai trista prova». Martedì prossimo, al Teatro D'Angennes, si esibiranno Angelo e Teresa Ferni.
 
 
63AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 3 dicembre 1860 p. 1
Al Teatro Carignano è stato eseguita una cantata composta da Luigi Luzzi su parole di Vincenzo Riccardi. Il testo non è molto originale, ma la musica è ispirata e semplice. Presto gli editori Giudici e Strada, che hanno appena inaugurato un nuovo stabilimento, provvederanno a pubblicare questo lavoro nella riduzione per pianoforte.
 
 
64AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 10 dicembre 1860 p. 1
Critica de «La regina di Golconda» che ha inaugurato la stagione autunnale del Teatro Carignano. Questo lavoro «appartiene alla prima maniera di Donizetti», la musica è fresca e ricca di idee, ma l'esecuzione ha lasciato molto a desiderare a causa di interpreti non adatti e poco preparati. Intanto il carnevale è alle porte e si annunciano le opere in programmazione.
 
 
65AppendiceMostra articolo
Cronaca milanese
di Cletto Arrighi
in , 18 dicembre 1860 p. 1
Si commentano brevemente gli insuccessi della passata stagione teatrale milanese.
 
 
66InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 18 dicembre 1860 p. 3
Il violinista Angelo Bartelloni, di passaggio a Torino, presto si esibirà in un concerto.
 
 
67InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 21 dicembre 1860 p. 2
Si annuncia il concerto della pianista Elisa Badalini.
 
 
68AppendiceMostra articolo
Rivista drammatico-musicale
in , 24 dicembre 1860 p. 1
L'ultima parte dell'articolo cita alcune recenti pubblicazioni musicali: l'editore Giudici e Strada ha stampato tre album di musica da ballo (di Marini, Corradi e Berra) e sta preparando la stampa di una messa di Lamberti. È di prossima pubblicazione, per le edizioni Blanchi, un album di Stefano Tempia. Il giorno 25, nella chiesa di San Giovanni, sarà eseguita una messa di Giovanni Turina.
 
 
69InternoMostra articolo
Fatti diversi
in , 28 dicembre 1860 p. 3
Annuncio del concerto del violinista Angelo Bartelloni nelle sale dell'Accademia Filodrammatica.
 
 
70AppendiceMostra articolo
Rivista musicale
in , 31 dicembre 1860 p. 1
Critica di «Un ballo in maschera» in scena al Teatro Regio. Anche se il libretto è «meschinissimo» offre al compositore quadri e situazioni interessanti. Verdi, proseguendo nella sua riforma dell'opera, si stacca dalle forme convenzionali scrivendo accompagnamenti non «troppo clamorosi» che lasciano le voci scoperte. Nonostante le grandi qualità, il lavoro allestito al Regio non ha avuto il successo che meritava a causa degli interpreti. Il ballo «Virandola» di Casati è piaciuto solo in parte; applaudita Olimpia Priora. La «Lucrezia Borgia» di Donizetti è in scena al Teatro D'Angennes dove però il costo del biglietto d'ingresso è troppo elevato. La compagnia dell'impresario Lumley è valida. Si passa quindi a esaminare la messa di Giovanni Turina, eseguita la sera di Natale nella chiesa di San Giovanni, che sarà riproposta il primo gennaio.
 
 

Università
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